Familia Mama Antula

María Antonia de San José Paz y Figueroa

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Ficha Técnica

  • Fecha: 8/sep/1784
  • De: P. Gaspar Juárez
  • Para: Desconocido
  • Desde: Roma, Italia
  • Idioma: Italiano

Carta 17 - Del P. Gaspar Juárez para Desconocido - Roma, Italia - 8/sep/1784

Esta carta en italiano (traducida al castellano a continuación) es de gran valor: el Padre Juárez realiza un resumen de las fatigas y tareas de Mama Antula y comenta que a la fecha ya son 50 mil personas las que realizaron los Ejercicios Espirituales en el NOA y Buenos Aires.
Los viajes de Mama Antula -a pie, descalza- por el Noroeste Argentina y hasta Buenos Aires.

Carissimo amico:

Eseguisco con soddisfazione la commissione impostami da voi, di darvi qualche ragguaglio delle notizie venutemi dall’America, intorno agli Esercizi Spirituali di S. Ignazio, che presentemente si fanno in quei Paesi, ed intorno alla persona che con tanto impegno li promuove. Ecco dunque quel che io so:

La Sig.ra Maria Antonia di S. Giuseppe della Città di S. Giacomo dell’Estero, nell’America Meridionale, menava in quella città la sua vita, in ritiro libero di Beata della Compagnia di Gesù, in compagnia di altre Beate, in casa particolare e sotto la direzione dei Gesuiti. Allorché questi Religiosi furono scacciati da tutti i domini della Spagna nel 1781. Soffrendole il cuore alla Sig.ra Maria Antonia di veder mancati tanti apostoli colla mancanza di quei Padri, specialmente di Esercizi Spirituali di S. Ignazio, sentissi fortemente ispirata da Dio Nostro Signore a volere in qualche modo a parare tanto danno spirituale delle anime, onde mossa da solo zelo di Religione, e dal desiderio della salute delle anime, consigliatasi prima col suo confessore ed ottenuta la licenza ed approvazione dell’Ordinario e degli altri suoi Superiori, cercò con gran premura e le riuscì finalmente di far dare gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio non solo agli uomini ma ancora alle donne separatamente nella sua Patria per molte settimane. Furono fatti dai fedeli questi primi Esercizi del principio in una casa particolare trovata dalla Sig.ra Maria Antonia e poi furono continuati nel Collegio che fu dei Padri della Compagnia di Gesù per le premure della medesima Signora, per avere così maggior comodo per più persone. I primi Direttori di questi Esercizi furono il Rev.do P. Maestro Fr. Diego Toro, dell’Ordine di Nostra Sig.ra delle Mercedi, allora Missionario, e presentemente Provinciale del suo Ordine; ed il fu Sig. D. Giovanni Ignazio Villafañe, laureato di dottore in Sacra Teologia, e ch’era stato Parroco di una chiesa: tutti e due uomini saggi e zelanti, di gran prudenza e di virtù, ma la principale promotrice, che pregò questi dottori, che invitò e convocò la gente, che cercò il mantenimento per tutti quei che fecero gli Esercizi, che badò anche alla cucina e servì negli uffici più vili di casa, fu la Sig.ra Maria Antonia di S. Giuseppe.

Vedutosi dunque il gran frutto delle anime, ed il gran bene del pubblico, che ne risultò da questi primi Esercizi, si accese maggiormente lo zelo nella Sig.ra Maria Antonia e risolse di propagarli anche per le altre città della Provincia. Portosi dunque con questa idea alla città di Jujuy, ch’era lontana da quella di S. Giacomo più di trecento miglia, a trattare ed a comunicare le sue idee col Vescovo di quella Diocesi, che si trovava allora in quella città, e col Governatore secolare, a capo della Provincia, che risiede in Salta, città lontana da quella di Jujuy settanta miglia incirca. Questi due Signori al principio ed a prima vista giudicarono per una cosa ridicola ed stravagante le pretensioni di questa donna. Con tutto ciò, esaminato ed osservato dopo per alcuni giorni il suo spirito, l’approvarono e le diedero tutte le facoltà e licenze necessarie, anziché la raccomandarono al loro Vicari o capi subalterni delle altre città, acciocché le dessero mano in tutto il possibile per quella spirituale impressa.

Benché premunita in questa maniera, la Sig.ra Maria Antonia nondimeno ebbe a patire su quel principio, e quasi in ogni paese, delle grandi contraddizioni e persecuzioni nell’eseguire la sua premeditata idea: essa però con un animo superiore a tutte le difficoltà, ed opposizioni del mondo e del Demonio, superatele tutte cominciò a girar la vastissima Provincia del Tucumán verso l’anno 1769, promovendo e facendo far gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio in ogni città e paese in quella stessa maniera che nella sua Patria. Trattenevasi più o meno tempo secondo il maggiore o minor numero di persone che volevano far gli Esercizi e secondo il bisogno che lei medesima, ben informata, vedeva essere in qualche parte della Provincia. Le città principali, fuor di altri piccoli paesi, dove per più settimane ha fatto fare gli Esercizi Spirituali, per essere le più grandi della Provincia del Tucumán, sono: S. Giacomo dell’Estero, Jujuy, Salta,S. Michele del Tucumán, S. Ferdinando di Catamarca, Rioja, Cordoba, e quella di Buenos Aires, dove presentemente si trova, ed è la Capitale di tutte le altre.

Le persone che hanno goduto di questo beneficio degli Esercizi per lo zelo della Sig.ra Maria Antonia, sono state d’ogni grado e di ogni ceto e condizione, nobili ed ignobili, sacerdoti e secolari laici, uomini e donne ed anche persone costituite nelle maggiori dignità, sino alle più basse del popolo, esperimentando in una di loro delle straordinarie conversioni: il gran frutto delle loro anime in tutte quante come ci hanno informato nelle loro lettere molte persone delle più riguardevoli di quei paesi, e secondo mi accenna la medesima Signora nelle sue dirette a me, quasi in ogni ordinario. Da tutte queste medesime lettere ho ricavato ancora un calcolo prudenziale del numero delle persone che finora hanno fatto gli Esercizi, dacché cominciò la Sig.ra Maria Antonia questo suo ministero apostolico (se è lecito chiamarlo così) e sorpassano le cinquantamila.

Il metodo osservato da essa nel suo ministero apostolico e nei suoi viaggi è il seguente: Arrivata la Sig.ra Maria Antonia alla città destinata, subito si presenta alla medesima ai Superiori per ottenere la licenza per gli Esercizi, dopo fa mettere bollettini di invito per le cantonate, prega poi qualche Religioso o Prete che sa esser più zelante della gloria di Dio, più savio ed esemplare nella sua vita, acciocché voglia dare gli Esercizi, poi cerca una casa grande e capace di molta gente, dove possano quegli otto o dieci giorni abitare, circa a cento persone, ed ivi mangiare e dormire ed operare tutte le distribuzioni delle ore senza mai uscirne di casa, e senza mai pensare a niente, perché a tutto quanto ci pensa la Sig.ra Maria Antonia e di tutto fa essa le provvisioni colle elemosine.

Traducción al castellano

Los viajes de Mama Antula -a pie, descalza- por el Noroeste Argentina y hasta Buenos Aires.

Carísimo amigo:

Cumplo con satisfacción la encomienda que me habéis dado de proporcionaros algún informe sobre las noticias que me han llegado desde América, acerca de los Ejercicios Espirituales de San Ignacio que actualmente se realizan en aquellos países, y sobre la persona que con tanto empeño los promueve. He aquí, pues, lo que sé:

La señora María Antonia de San José, de la ciudad de Santiago del Estero, en la América Meridional, llevaba en aquella ciudad una vida de retiro como Beata de la Compañía de Jesús, en compañía de otras Beatas, en una casa particular y bajo la dirección de los Jesuitas. Cuando estos religiosos fueron expulsados de todos los dominios de España en 1767*, sintiendo profundamente en su corazón la señora María Antonia que faltaran tantos apóstoles con la ausencia de aquellos Padres —especialmente en lo que respecta a los Ejercicios Espirituales de San Ignacio— se sintió fuertemente inspirada por Nuestro Señor Dios a querer, en la medida de lo posible, reparar un daño espiritual tan grande para las almas.

Movida, pues, únicamente por el celo religioso y por el deseo de la salvación de las almas, habiéndose antes aconsejado con su confesor y obtenida la licencia y aprobación del Ordinario y de sus demás Superiores, buscó con gran empeño —y finalmente logró— que se dieran los Ejercicios Espirituales de San Ignacio no solo a los hombres, sino también a las mujeres por separado, en su patria, durante muchas semanas.

Estos primeros Ejercicios fueron realizados por los fieles al principio en una casa particular que halló la señora María Antonia, y luego continuaron en el Colegio que había sido de los Padres de la Compañía de Jesús, gracias a las gestiones de la misma Señora, para así tener mayor comodidad para más personas. Los primeros directores de estos Ejercicios fueron el Rdo. P. Maestro Fray Diego Toro, del Orden de Nuestra Señora de las Mercedes, en ese entonces misionero y actualmente Provincial de su Orden; y el difunto Don Juan Ignacio Villafañe, doctor en Sagrada Teología, quien había sido párroco de una iglesia: ambos hombres sabios y celosos, de gran prudencia y virtud. Pero la principal promotora —la que rogó a estos doctores, la que invitó y convocó a la gente, la que procuró el sustento para todos los que hacían los Ejercicios, la que atendió incluso la cocina y sirvió en los oficios más humildes de la casa— fue la señora María Antonia de San José.

Visto, pues, el gran fruto para las almas y el gran bien público que resultó de estos primeros Ejercicios, se encendió aún más el celo en la señora María Antonia, y resolvió propagarlos también por otras ciudades de la Provincia. Partió entonces con esta idea a la ciudad de Jujuy, que estaba a más de trescientas millas de Santiago, para tratar y comunicar sus ideas con el Obispo de aquella diócesis, que entonces se hallaba en esa ciudad, y con el Gobernador civil, jefe de la Provincia, que residía en Salta, ciudad distante de Jujuy unas setenta millas.

Estos dos señores, al principio y a primera vista, juzgaron como cosa ridícula y extravagante las pretensiones de esta mujer. Sin embargo, después de examinar durante algunos días su espíritu, la aprobaron y le dieron todas las facultades y licencias necesarias, antes bien la recomendaron a sus vicarios o jefes subalternos de las otras ciudades, a fin de que le dieran toda la ayuda posible en esa empresa espiritual.

A pesar de estar así autorizada, la señora María Antonia tuvo, sin embargo, que sufrir al principio —y casi en cada pueblo— grandes contradicciones y persecuciones al ejecutar su idea premeditada. Ella, no obstante, con un ánimo superior a todas las dificultades y oposiciones del mundo y del demonio, superándolas todas, comenzó a recorrer la vastísima Provincia del Tucumán hacia el año 1769, promoviendo y haciendo dar los Ejercicios Espirituales de San Ignacio en cada ciudad y pueblo, de la misma manera que en su patria. Se detenía más o menos tiempo según el mayor o menor número de personas que querían hacer los Ejercicios y según la necesidad que ella misma, bien informada, veía en alguna parte de la provincia. Las ciudades principales —además de otros pueblos pequeños— donde durante varias semanas se han dado los Ejercicios Espirituales, por ser las más grandes de la Provincia del Tucumán, son: Santiago del Estero, Jujuy, Salta, San Miguel de Tucumán, San Fernando del Catamarca, La Rioja, Córdoba y Buenos Aires, donde actualmente se encuentra, y que es la capital de todas las demás.

Las personas que han gozado de este beneficio de los Ejercicios, gracias al celo de la señora María Antonia, han sido de todo rango, clase y condición: nobles e ignorados, sacerdotes y laicos, hombres y mujeres, y aun personas constituidas en las más altas dignidades, hasta las más humildes del pueblo, experimentándose en muchas de ellas extraordinarias conversiones; y el gran fruto para sus almas se ha visto en todas, según nos informan en sus cartas muchas personas de las más respetables de aquellas regiones, y según me indica la misma Señora en las que me dirige casi en cada envío ordinario.

De todas estas cartas he podido sacar un cálculo prudente del número de personas que hasta ahora han hecho los Ejercicios, desde que comenzó la señora María Antonia este ministerio apostólico (si es lícito llamarlo así), y superan las cincuenta mil.

El método observado por ella en su ministerio apostólico y en sus viajes es el siguiente: Llegada la señora María Antonia a la ciudad destinada, se presenta en seguida a los Superiores para obtener la licencia para los Ejercicios; luego hace colocar boletines de invitación en las esquinas; después ruega a algún religioso o sacerdote que ella sabe ser más celoso de la gloria de Dios, más sabio y ejemplar en su vida, para que quiera dar los Ejercicios; luego busca una casa grande y capaz de mucha gente, donde puedan durante ocho o diez días habitar cerca de cien personas, comer, dormir y cumplir con todas las distribuciones de horas sin salir nunca de la casa ni pensar en otra cosa, porque de todo se ocupa la señora María Antonia, y ella misma hace todas las provisiones por medio de limosnas.